Quag: la ricetta italiana per un Social Search Engine di gusto

Ingredienti:

  • Un chilo di Google
  • mezzo litro di Bing
  • una spruzzata di Yahoo Answer
  • Qualche scaglia di Facebook

Unire Google e Bing e mixarli per bene insieme a fuoco lento, stando attenti ad evitare la formazione di grumi. All’impasto così prodotto, mescolare una spruzzata di Yahoo Answer.
Farcire il tutto con scaglie di Facebook, senza esagerare.
Servire caldo.

Ecco qui Quag (e scusate l’inevitabile allitterazione disneiana), la risorsa Web che ha l’obiettivo di “rendere social quello che è utile all’utente“, per dirla con le parole dei suoi sviluppatori. E cosa c’è di più utile, se non le ricerche stesse? In parole tecniche, e perché di definizioni non ne abbiamo mai abbastanza, un vero e proprio Social Search Engine.

Ma cosa fa Quag nella pratica?

Nato dalla fusione di query (ricerca) più tag (punto di incontro), ci dà la possibilità di fare una domanda nella SERP e di chiedere a persone che trattano di argomenti simili alla nostra query di riferimento.

Il punto di partenza è quindi il motore di ricerca. Anzi, Quag è talmente integrato in Google, da avere un’estensione funzionante direttamente nella SERP. Forse perché nessuno si aprirebbe Quag, avendo a disposizione Google? Volunia docet.

Quindi, che succede?
Succede che io faccio una query e ottengo una SERP. Per esempio quella relativa a “fare soldi facili”. E fin qui, tutto nella norma.

Sulla destra però, grazie al plug in di cui sopra, si visualizzano il numero di persone che sono interessate all’argomento “fare soldi” e cui posso fare direttamente una domanda. Inoltre, sotto, ottengo una serie di domande e risposte su argomenti correlati.

query quag

E qui si apre un mondo di condivisione, nel senso che posso contattare le persone, domandare, rispondere, affiliarmi a una risposta/domanda, seguire una persona, votare l’utilità della domanda, delle risposte e così via…

Si parte quindi da un Google + Bing, per finire su una risorsa simile a Yahoo Answer, con molte funzioni dei Social Network.
Possiamo definire Quag come un motore di ricerca aumentata, che permette di andare ben al di là delle funzioni di un normale Search Engine, nella ricerca delle informazioni.
Una community che si basa sulla parola scritta più che sulle immagini. Una bella sfida, in un mondo in cui persino Twitter ha lanciato Vine.
Ora, per quanto ripieno di orgoglio per l’italica impresa, come un tacchino il giorno del ringraziamento, mi viene da pensare al solito Volunia, il cui tramonto è stato più rapido dell’ascesa. E quindi, anche su Quag pesa la fatidica domanda: che fine farà?

Ecco alcuni possibili scenari:

  1. Perfetta integrazione con Google
    Quag si integrerà perfettamente col noto motore di ricerca. Le interazioni in Quag serviranno per raffinare o integrare le ricerche eseguite in Google e ottenere una conoscenza molto più ampia di quello che sarebbe stato possibile col solo motore di ricerca.
  2.  Desertificazione di Google
    Quag scalzerà Google e diventerà una gigantesca comunità virtuale in cui domande e risposte prenderanno il posto delle query e in cui la conoscenza passerà sempre e solo per mezzo di esperti di ogni settore. Che in rete pullulano come i funghi. Nessuno farà più query. Google non la prenderà bene. Il mondo finirà.
  3. Community per bimbiminkia repressi
    La gente non vuole informazioni.
    La gente vuole solo due cose: condividere cose della propria vita che nella realtà fisica nemmeno sotto tortura si sognerebbe di farti sapere e dimostrare al mondo (e a se stessi) che è meglio di te. Quag diventerà una community a sé stante, con il suo star system, i suoi guru e le sue regole, le sue scalate al potere a suon di chi ha fatto la domanda più utile, o la risposta migliore, e vivrà di vita propria. Poi avrà l’integrazione per Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram e Foursquare, diventando una cosa così complessa che nessuno riuscirà più a darne una definizione.
    Ovviamente, il mondo finirà prima.
  4. Ciao Quag.
    Quag è lento.
    Sarà perché è in fase beta, o forse perché sta avendo più successo di quanto previsto e i server non lo reggono. Non lo so e non mi interessa. È lento, ve lo garantisco. La gente si stuferà di farsi il caffè ogni volta che deve usarlo.
    Ciao Quag. Ciao.
  5. Sulle orme di Volunia
    Quag è tanto caruccio, con quel nome che sembra l’ennesimo nipote di zio Paperone. Dico davvero. Qualcuno lo userà, griderà al miracolo e poi più niente. Perché di Google ce n’è uno solo. E tutto il resto è noia.

E tu l’hai usato? Vuoi aggiungere altri possibili scenari a quelli già proposti?
Fammi sapere la tua opinione!

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