Come diventare un asso del biliardo in sole 7 mosse (+ 1)

Diventare un asso del biliardo e giocare come un professionista in poco tempo si può?

Certo che sì! E non è, come si potrebbe pensare, una questione di tecnica o allenamento. No, per nulla. Un vero asso del biliardo è un filosofo, un saggio, un Obi-Uan Kenobi della stecca, il cui vero scopo è elevarsi.
E incidentalmente, manda anche le palle in buca.

Con gli amici sono andato a giocare a biliardo. Era la seconda volta nella mia vita, contando anche le vite precedenti.
Avevamo il tavolo con le buche strette. Per questo motivo i primi dieci minuti dopo aver spaccato sono trascorsi senza che nessuna palla entrasse in buca.
La palla entra con fatica quando il buco è stretto.

Come diventare un asso del biliardo in sole 7 mosse!
Come diventare un asso del biliardo in sole 7 mosse!

Abbiamo cambiato tavolo. Uno con buche grandi. Dieci minuti dopo la prima steccata, tutte le palle erano ancora in gioco.

E lì ho compreso: non c’entra la dimensione del buco, ma come maneggi la stecca.

Il quinto giocatore, quello che non gioca perché è troppo forte per tutti gli altri (o viceversa) dall’alto della sua saggezza, come un vero Sensei del biliardo, ci ha voluto illuminare. E ci ha dato degli ottimi consigli per migliorare fin da subito le nostre prestazioni.
Semplici, efficaci, pratici.
Perché anche noi potessimo dire: so mandare la palla in buca. Prima o poi.

Eccoli, per la gioia di tutti:

7 mosse segrete ( + 1) per mandare una palla in buca (prima o poi):

  1. Apri gli occhi quando tiri.
  2. Guarda dove tiri.
  3. Il punto 2 fallo prima di tirare. Mai dopo.
  4. Colpisci la palla con la parte più sottile della stecca.
  5. Se vuoi che la palla entri in buca, devi colpirla (la palla, non la buca).
  6. Non tenere la birra in mano quando tiri.
  7. Segui il pallino bianco

E l’ultimo segreto:

Sii palla.

3 Risposte a “Come diventare un asso del biliardo in sole 7 mosse (+ 1)”

  1. Fai benissimo. Io li ho messi in pratica e sono riuscito a fare ben 3 buche in 3 giorni! Un record.

I commenti sono chiusi.

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