Cookie Law: come evitare le multe e vivere felici

Premessa
Dopo aver perso tre notti per capire qualcosa sui Cookie, mi sono detto: tutta questa conoscenza che ho acquisito rendiamola utile e diffondiamola alle genti. Traduzione: facciamo perdere del tempo anche agli altri, dando da leggere un lunghissimo, quanto inutile articolo.
Poi, ieri ho letto un articolo sull’argomento dall’ottimo Goanalytics.info, il cui riassunto è: nessuno ci capisce una mazza sui cookie, perché sono una cosa tecnica, quindi in teoria non passibile di interpretazione, che la legislazione ha trasformato in materia giuridica, quindi passibile di interpretazione. Risultato: tutti hanno ragione, tutti hanno torto. E nessuno ci capisce una mazza.
Ero sconfortato. Il mio tutorial non aveva più senso. Tuttavia, poiché sono ancora intenzionato a farti perdere tempo, lo scriverò lo stesso.
Buona lettura!

Imprescindibile premessa sull’uso del tutorial sui Cookie

Prima di immergerti nella lettura, devo avvisarti che:

  1. In questo articolo ci saranno parolacce. È utile? È necessario? È divertente? No, a tutte le domande. Ma mi sono talmente rotto le palle con questa storia dei cookie, che nella spiegazione non potrò evitare di tirarne qualcuna.
  2. Questa è la prima parte del tutorial, dove cerco di spiegare cosa sono i cookie e cosa bisogna fare per mettersi in regola. Se alla fine dell’articolo hai capito cosa fare, ma non hai capito come, è normale: non te l’ho detto. Seguirà post esplicativo. Forse.
  3. Il titolo del post è puro clic-baiting. Lo ammetto senza remore. Quello che credo di aver capito sui cookie è poco, incompleto e del tutto privo di garanzie. Tradotto: se il Garante capita sul tuo sito, la cookie policy gli fa schifo e ti appioppa 6.000 euro di multa, sono cazzi tuoi. Se ti può consolare, l’avrà già data prima a me.
Biscottini, ovvero cookies.
Basta immagini di gocciole al cioccolato!

Cosa davvero ti serve sapere per iniziare a capirci qualcosa

Dopo le dovute premesse, veniamo al nocciolo della questione. Che cavolo devo sapere sui cookie? C’è un mondo di roba da sapere, ma ti serve davvero sapere tutto? Secondo me no. Eccoti perciò una gioiosa lista delle cose che ti serve sapere, ignorando tutte le altre.

  1. Cosa diavolo sono i cookie?

    I cookie sono righe di testo contenuti in file di piccole dimensioni. Ogni volta che visiti un sito web, o compi qualche azione online, il sito in questione rilascia dei cookie sul tuo browser.
    Ok, ma cosa fanno? Funzionano come una sorta di promemoria, per poterci riconoscere in futuro, ad esempio per evitare di richiederci nuovamente i dati di accesso oppure per ricordare le nostre preferenze. Grazie ai cookie esistono cose come: le Home Page personalizzate; possibilità di fare operazioni di Inbanking senza che il browser ti chieda a ogni pagina chi sei, che cosa vuoi, immetti la password, il PIN, il Token, l’account e la contro Password; i carrelli di acquisti nei siti; le pubblicità mirate, quelle che sembra che ti seguano dappertutto, rompendoti le balle e facendoti credere che esista un complotto del NWO ai tuoi danni. Tranquillo, non c’è nessun complotto. Però è vero: i cookie ti seguono.

  2. I cookie sono un pericolo per la mia privacy quando navigo?

    Ottima domanda. Hai postato su Pinterest le foto delle chiappe di tua figlia di due mesi? Racconti i fatti tuoi su Facebook, come se fossi nella cricca dei tuoi amici più intimi? Fai sapere al mondo di Instagram quello che mangi e che colore hanno i tuoi piedi prima e dopo due settimane di vacanze al mare (di cui sappiamo anche l’indirizzo del cesso dove caghi, grazie alla geolocalizzazione)? Allora evita di scassare la minchia con domande stupide.

  3. Perché mi devo preoccupare dei cookie?

    Perché il Garante per la privacy, accogliendo la normativa europea, ha stabilito che ogni sito che utilizzi cookie (quindi, ogni sito), deve informare i suoi utenti del suddetto utilizzo, pena la morte una serie di multe, che vanno dai 3.000 euro a cifre che non vuoi davvero sentirti dire.

  4. Ma anche il mio sito?

    Il tuo sito rilascia cookie. Non è una domanda, è un’affermazione. Fidati, lo fa. Anche se hai un sitarello di merda, visitato solo da quattro gatti dopo che gli hai promesso un giro di birre (come il blog che stai leggendo, in pratica), devi preoccuparti dei cookie.

  5. Tipi di cookie

    Esistono tanti tipi di cookie, ma a te interessa sapere solo se hai dei cookie di profilazione oppure no. Questo perché le azioni da fare sono differenti a seconda che tu profili o meno i tuoi utenti.
    E ora passiamo alle cose davvero utili

Cosa devi fare per evitare che il Garante ti castighi senza pietà

  1. Avvisare gli utenti che sul tuo sito utilizzi i cookie

    Il Garante, nella sua immensa bontà, ha deciso che puoi fare due cose per avvisare gli utenti che ti fai i fatti loro ogni volta che visitano il tuo sito.
    A) Se NON hai cookie di profilazione, ti basta inserire una stringa che avvisi dell’esistenza dei cookie, che rimandi a un’informativa dettagliata e che dia la possibilità all’utente, qualora non accettasse i cookie, di levarsi dai maroni.
    B) Se invece usi i cookie di profilazione, la faccenda è più complessa. Intanto devi avvisare il Garante che stai attentando alla privacy degli utenti. Per farlo ti basta spendere la modica cifra di 150 euro. Inoltre, devi bloccare i cookie PRIMA che l’utente navighi il sito. Per questo piazzerai un simpatico Banner in mezzo allo schermo, che dica le stesse cose del punto A, ma che ha l’effetto pratico di bloccare la navigazione, fino a che l’utente non decide di accettare i cookie di profilazione. Perché tu alla sua privacy ci tieni!

  2. Avere una pagina sulla Cookie Policy

    Scrivi un’informativa estesa, in cui spieghi quali cookie utilizzi e perché e come possono gli utenti difendersi dai biscottini cattivi (cioè come bloccare i cookie). Vale la pena ricordare all’utente che bloccare la maggior parte dei cookie renderà impossibile la navigazione sul sito. In compenso la privacy rimarrà inviolata come Lucia Mondella prima delle nozze.
    Poiché esistono cookie di vario genere (tecnici, di terze parti, di profilazione, ecc…), scrivere un dettaglio dei cookie non è automatico. L’informativa deve essere raggiungibile da ogni pagina del sito, esattamente come quella per la privacy.

Un utile riassunto

Per chi si fosse perso, ecco qui schematizzate le cose che devi sapere e saper fare.

  1. Sapere quanti e quali cookie ci sono sul tuo sito
  2. Sapere se ci sono cookie di profilazione o no
  3. Inserire un avviso o un banner nel sito, a seconda dei cookie
  4. Scrivere un’informativa estesa visibile da ogni pagina del sito

La risposta sull’universo, la vita e tutto il resto

Hai più domande che risposte? Ha deciso che la ricerca del Santo Graal è più facile e più produttiva? Non disperare!

Nel prossimo post* ti svelerò che la mole di dubbi accumulata si riassume in tre semplici domande, a cui è necessario saper rispondere. Cosa che ovviamente tenteremo di fare.

Ma solo se usi WordPress!

 

* che non garantisco di avere voglia di scrivere

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