Ora sono qui

Ora sono qui.
La follia mi ha travolto come un’onda di marea.
Non prevista e quindi, micidiale. Mi ha sbattuto sugli scogli e mi ha strappato brandelli di carne, mentre lottavo contro i marosi per non affogare.
Ora sono qui.
Non sono morto, anche se forse lo avrei voluto. Ma quando sono riemerso, nulla del mondo che conoscevo era rimasto intatto. La tempesta aveva devastato il paesaggio.
E qualsiasi cosa che fino a ieri era normale, ora è alieno.
Ora sono qui.
Anche se non so dove sia “qui”, anche se tu sei lontana, celata dietro una porta che non posso varcare. Una porta che mi preclude ogni contatto. Solo il pensiero vaga libero, ma non so se ti raggiunge.

Ora sono qui.
Vorrei potertelo dire, vorrei che tu lo sapessi.
Vorrei che sentissi la mia presenza.
Ma tu non puoi.
La tempesta ci ha travolti e poi divisi, ha spazzato via ogni cosa e ci ha scagliati in questo mondo assurdo e folle.
Un mondo che nessuno osa comprendere.

Dove “qui” è una parola senza senso, perché non si sa dov’esso sia.

E anche se conosco dove ti nascondi, so che ora sei lontana, celata dietro una porta che non posso varcare. Una porta che mi preclude ogni contatto.
Solo il pensiero vaga libero, ma non so se ti raggiunge.
Perché se lo facesse, potrebbe finalmente dirti quelle parole.

Ora sono qui.

2 Risposte a “Ora sono qui”

  1. Adoro questo pezzo. “Un mondo che nessuno osa comprendere…” Sante parole.
    Complimentissimi!

  2. I marosi che ti sbattono sugli scogli della vita sono i più violenti e inaspettati.
    Bisognerebbe riuscire a ricordare che tutto ciò che non ti uccide ti fortifica.
    Io lo dimentico quasi sempre, ma non importa.
    Sono sopravvissuta lo stesso.
    Bello anche questo racconto. Credo che leggerò ogni cosa prima di affrontare l’elfo.

I commenti sono chiusi.

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