Il mondo non è qui

Cinque minuti è un tempo sufficiente per raccontare il mondo.
Non l’avrei mai detto, ma è così.
Si parte con un’infinità di spread, bot, cct e altre strane onomatopee che non saprei ripetere nemmeno sotto tortura. Per facilitarmi la memorizzazione, lo speaker le condisce con una sfilza di numeri sparati alla frequenza di fuoco di un Kalašnikov.
Pannella si è intubato, perché, dopo 8 giorni che non mangia, un pochino di crisi ce l’ha anche lui. Comincio a credere che sia un metodo creativo per il suicidio.
L’Inter sbaraglia il Chievo o un’altra squadra di Verona e fra l’annuncio di una partita e l’altra, gli ultrà si scontrano con la polizia. Nessun morto o ferito grave, altrimenti me l’avrebbero comunicato. O no?
Parte la sigla di chiusura che sto superando un camion. Sono in ritardo.

Cinque minuti e il mondo è già finito.

 

 

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