La lavastoviglie e la forma dell’io

In questo post farò dell’alta filosofia spicciola. Se pensi che le due cose non siano compatibili, è solo perché non hai ancora letto questo post.

Oggi Ilaria mi ha spedito via uazzap le foto della lavastoviglie. Mi sono commosso.
I motivi sono una combinazione dei seguenti:
1. Sono vecchio.
2. Sono un frignone. Per alcuni è un derivato del punto 1.
3. E’ la prima lavastoviglie della mia vita.
4: E’ la prima lavastoviglie della nostra vita coniugale.

lavastoviglie

Cos’è, non ti basta? Hai ragione.

In fondo è solo una stracacchio di lavastoviglie. Certo, non laveremo più i piatti per il resto dei nostri giorni (almeno finché qualcuno estrarrà il petrolio), e questo implica una migliore qualità di vita. Ma davvero è tutto qui?

Come spesso accade, le cose non sono così semplici come sembrano.
Il fatto è che gli oggetti dicono molto di noi.
O, per dirla in altro modo, gli oggetti sono la forma del nostro io nel mondo materiale.

Ora facciamo un giochetto. Chi sei tu? Quando pensi a te, quali sono i tuoi confini? Cosa definisce, cosa delimita i confini di quello che chiami “io”?

Mi dirai la forma. Io sono quello che si guarda allo specchio tutte le mattine. Però lo sai anche te che non è tutto qui. Io sono quello che penso, quello che dico, quello che provo. Quando guardo mia moglie, è impossibile non pensare che ci sia anche qualcosa di me in lei. C’è un “io” che ha preso la forma della relazione e nello specifico della famiglia.

Perciò, io sono un corpo. Ma sono anche una mente. Delle emozioni e dei pensieri. Io sono anche un insieme di relazioni. Io sono, per finire, anche l’ambiente che mi circonda.

Credo sia chiaro che se vivo in una catapecchia ai margini di una discarica o in attico vista mare, le cose cambiano notevolmente. Tradotto: io sarò diverso, a seconda dell’ambiente in cui vivo e che mi circonda.

L’ambiente mi definisce, delimita i confini del mio “io”.
Qual è allora l’elemento fondamentale?
Quell’elemento è la scelta. Più gli elementi della vita sono scelti consapevolmente, più corrisponderanno a quello che io sento essere “io”.

Ecco, questa è la lavastoviglie.
Cosa dice questo oggetto? A te non dirà niente, ma a me dice moltissimo. Dice che la forma dell’io che è relazione e matrimonio, si sta evolvendo e realizza delle cose. Compra, crea. Mette assieme oggetti e persone per creare l’ambiente che lo rispecchia.
L’ambiente che sento come mio, non tanto perché è mio, ma per l’esatto opposto: una parte di me è in lui. Potrei dunque dire che io sono l’ambiente in cui vivo?

Anche, ma non solo. Sono anche il corpo che abito, la mente che pensa, la consapevolezza che conosce, le relazioni che creo.

Io sono la somma di questi elementi, e quando uno di loro comincia a diventare sempre più simile a come lo desidero, diventa una forma manifesta dell’io.

La lavastoviglie, per noi, è stata un passo per creare lo stile di vita e l’ambiente che ci rispecchia. Quello che ci definisce e ci delimita, quello in cui sentirci a nostro agio, quello in cui siamo “noi”.

E la tua “lavastoviglie” qual è?

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